Oltre la superficie del sovranismo
Considerazioni alla luce dell’exploit elettorale leghista alle Elezioni Europee 2019
Provo ad andare di là dei commenti che denotano stupore per il successo della #Lega di #Salvini alle #ElezioniEuropee, clamoroso ma non inatteso.
Oltre la superficie, appare chiaro che una parte non indifferente di elettorato, ideologicamente priva (o privata) di un ‘centro di gravità permanente’, produca di conseguenza un’alta volatilità.
Lo scenario politico/partitico odierno, costantemente mutevole, ideologicamente liquido e spesso insipido, non agevola ancoraggi all’elettore che, perdipiu’, è preda di un’ondata mai vista di timori, angoscia, nemici, costruiti ed amplificati ad arte dai media, vecchi e soprattutto nuovi.
Vi invito a leggere la chiarissima analisi di Andrea Masala su Il Fatto Quotidiano — che personalmente non condivido appieno limitatamente alle conclusioni, ma trovo estremamente chiara e illuminante nella descrizione dello scenario politico-economico alla base del ‘clamoroso’ exploit leghista: http://bit.ly/2YMZDf5
«Ma cosa vuole veramente Salvini? Al di là dei suoi arditissimi selfie quotidiani, le interviste concesse ad editori neofascisti indagati per tentato omicidio, le felpe quotidiane, le crociate contro Papa Bergoglio, il proibizionismo che arriva fino alle droghe non droganti, la difesa di tutti i leghisti indagati, gli attacchi a gente che soccorre gli affogati e i naufraghi…